La Regione Abruzzo, in osservanza delle disposizioni contenute nel DPCM del 12 gennaio 2017, recepite dalla Regione Abruzzo con DGR 693 del 18 settembre 2018, nonché del D.L. n. 34 del 19/05/2020 e della Legge n. 77 del 17/07/2020, anch’essa recepita dalla Regione Abruzzo con DGR 598/2020, “Piano di potenziamento e riorganizzazione assistenza territoriale Regione Abruzzo”, intende proseguire, migliorare e potenziare il servizio Cure Domiciliari.

A tal fine la CROCE GIALLA HOME intende introdurre misure che garantiscono ai cittadini la continuità dell’assistenza domiciliare ai pazienti cronici, fragili o dimessi dagli ospedali con il risultato di:

• Migliorare la qualità di vita dell’assistito e del nucleo familiare, favorendo il pieno coinvolgimento del Caregiver con il team di cura;
• Favorire, per quanto possibile, la permanenza al proprio domicilio dell’assistito, in quanto luogo privilegiato di Cura dei pazienti affetti da patologie croniche-invalidanti, pazienti fragili e terminali;
• Evitare il più possibile il ricovero ospedaliero e gli accessi impropri al pronto Soccorso;
• Perseguire, prioritariamente, l’obiettivo del rientro al proprio domicilio dell’assistito dopo un ricovero ospedaliero (dimissione protetta) o dopo un periodo di trattamento presso una struttura residenziale territoriale;
• Promuovere azioni atte ad ottimizzare le risorse territoriali;
• Attuare un intervento sociosanitario multiprofessionale e multidisciplinare a domicilio e garantire il collegamento con strutture residenziali sanitarie e socioassistenziali;
• Fornire un supporto professionale e pratico alle necessità sociosanitarie del paziente e della sua famiglia;
• Promuovere costantemente una assistenza domiciliare effettivamente “integrata” dove le professionalità sanitarie e sociali collaborano per realizzare progetti unitari, mirati alla soddisfazione di bisogni di diversa Essa richiede pertanto la valorizzazione del nursing e la collaborazione delle famiglie;
• Promuovere l’empowerment del paziente, migliorando la sua capacità di 'fare fronte' alla patologia e sviluppare tutte le abilità di auto-cura;
• Mettere in campo azioni per migliorare la rete dei servizi territoriali, la continuità assistenziale ospedale - territorio, la globalità dell'intervento;
• Migliorare gli aspetti organizzativi attraverso una più snella gestione delle risorse professionali a disposizione e della loro integrazione, anche “digitale”;
• Promuovere una organizzazione dell’assistenza domiciliare (che sappia adattarsi ai luoghi, ai tempi, agli oggetti e alle abitudini della persona) contribuendo fortemente a conservare l’autodeterminazione della persona e l’autogestione dei propri bisogni, fondamentali per il buon esito delle cure;
• Attuare protocolli operativi condivisi per alcune delle tipologie di intervento più frequenti;
• Mantenere la capacità di risposta adeguata all’aumento della domanda con una risposta sempre più equa e uniforme su tutto il territorio regionale;
• Garantire l’appropriatezza del processo clinico assistenziale a favore del paziente attraverso un rigoroso sistema (anche informatizzato) di controllo della gestione della qualità degli interventi e del contenimento della spesa.